Lo stile milanese dei Grattacieli
Osservando i grattacieli di Milano mi accorgo che hanno un’identità che li distingue dagli altri colossi di vetro e acciaio che affollano tutte le altre grandi metropoli del mondo. I grattacieli di Milano hanno un che di “milanes“, uno stile unico ed inconfondibile.
Prendiamo ad esempio Torre Velasca con la sua forma unica a fungo che tra l’altro ricorda i torrioni di castello sforzesco e che per anni è stata affiancata al Duomo come simbolo cittadino. Può piacere o meno ma nessuno al mondo ha mai osato tanto soprattutto negli anni in cui è stata costruita, quando tutti gli edifici alti erano uniformati allo stile d’oltre oceano.
Come poi non menzionare il mitico Pirellone, un grattacielo snello e slanciato da uno stile originale e rivoluzionario per la sua epoca, che dopo più di mezzo secolo di vita non ha nulla da invidiare alle nuove generazioni.
Che dire poi della peculiarità che contraddistingue i nuovi progetti di Porta Nuova e CityLife dove i grattacieli qui non sono dei semplici palazzi ammassati uno sull’altro a formare un tipico skyline alla newyorkese, dove per vedere un raggio di sole devi sperare in qualche fortuito riflesso… no qui sono dei punti di riferimento che fanno da contorno ad ampi spazi verdi e soleggiati che, come in un dipinto di altri tempi, mette le persone al centro circondate da elementi simbolici quasi simbiotici. Come non farsi ammaliare dalla guglia di 85 metri che sovrasta torre Unicredit, visibile da lontano sia di giorno che di notte con le sue colorazioni quasi mistiche e con un forte richiamo storico alla più nota guglia della Madonnina.
Ed infine come non parlare del Bosco Verticale che nelle stagioni di fioritura diventa quasi un’estensione naturale della sottostante elegante Biblioteca degli Alberi.