Torre Gioia 22

di Staff GrattacieliMilano · Pubblicato 3 Aprile 2020 · Aggiornato 16 Ottobre 2020

L’originale forma della torre rappresenta il risultato della confluenza di due tessuti urbani e al tempo stesso la risposta all’esigenza di ottimizzazione della luce e dell’energia solare. La combinazione di questi due fattori ha determinato la singolarità di una forma dinamica in grado di esprimere in modo autentico la sua particolare collocazione nello skyline milanese. Gregg Jones (Principal di Pelli Clarke Pelli Architects)

Conosciuto anche come: Scheggia di vetro
Altezza totale: 120 metri
Piani fuori terra: 26
Piani interrati: 4 (parcheggio da 372 posti auto e 81 posti moto)
Ascensori: 12
Superficie totale: 68.432 mq
Capacità: 2700 persone
Anno di apertura: 2020
Architetto: Gregg Jones
Trasporto pubblico: M2 Gioia / M3 Centrale
Uso: Uffici - Stato: in costruzione

Gioia 22, soprannominato "la scheggia" a causa della sua particolare architettura che si sviluppa allargandosi in una tensione verso l'alto e che al contempo si protende verso il basso, sarà la nuova sede di UBI Banca.

COIMA SGR e UBI Banca, per conto del fondo Porta Nuova Gioia, hanno infatti perfezionato lo scorso giugno un contratto relativo alla locazione quindicennale di Gioia 22, che sarà quindi completato e allestito secondo le indicazioni dell'istituto bancario.

Gioia 22 rappresenta un nuovo standard per gli edifici ad uso direzionale, in cui tecnologia e sostenibilità ambientale sono parte fondamentale di un'avveniristica struttura che si sviluppa allargandosi verso l'alto per 26 piani (24 realmente calpestabili) con una singolare sfaccettatura ad effetto "scheggia di vetro" che si protende verso la Biblioteca degli Alberi.

Ideata secondo le nuove esigenze del mondo del lavoro, comprende aree interne ed esterne, private e pubbliche che convivono ed interagiscono grazie a zone verdi, luoghi di condivisione, un grande podio e attività commerciali aperte al pubblico. La zona uffici è caratterizzata da un elevata versatilità e spazi di condivisione vocate allo smart working.

L'ingresso è caratterizzato da una grande Lobby dai soffitti alti quasi 10 metri, pavimenti in pietra naturale e rivestimento in marmo e stucco veneziano.

La consegna dell'edificio è prevista per fine 2020.

Curiosità:

Interamente rivestito di vetrate a triplo strato con ben 225.000 moduli fotovoltaici integrati (in totale circa 6000 mq), riesce a ridurre il proprio fabbisogno energetico del 75% rispetto alle più recenti torri direzionali presenti a Milano.

Questa torre firmata Gregg Jones (Principal di Pelli Clarke Pelli Architects) è la prima in Italia a rispondere agli standard Nearly Zero Energy Consumption Building.